“L’Italia che ce la fa” ha bisogno del talento delle donne. Lo ha dimostrato Valore D, mettendo al centro del suo 3° Forum nazionale le esperienze di chi ha saputo innovare, guardare oltre, cogliere o creare opportunità. Parole chiave: creatività, innovazione, flessibilità, lungimiranza, internazionalizzazione. Carburante necessario: il coraggio. Di cambiare prospettiva, abbandonare vecchi schemi e riconoscere il merito e la diversità, anche di genere, come ricchezza. 

Caratteristiche che fanno già parte della “cassetta degli attrezzi” delle donne e sono determinanti per la crescita delle aziende e del Paese. È quanto emerge dal racconto di “chi ce l’ha fatta” ed è salito sul palco del Forum a raccontarlo: manager, imprenditrici e imprenditori, rappresentanti di istituzioni e università.

Soprattutto donne “che fanno accadere le cose”. Donne con un ruolo chiave, che hanno avuto il coraggio di vedere oltre, percorrere strade nuove, affrontare il cambiamento con determinazione, pensare agli ostacoli come opportunità, competere con successo a livello internazionale. Dimostrare infine che il talento femminile è una risorsa che, se trova il giusto riconoscimento, può portare grandi risultati e benefici. E fare la differenza, in ogni campo.

Nel Forum anche manager uomini che parlano di merito e motivazione, di interconnessione e tecnologie digitali che trasformano il mercato e l’organizzazione del lavoro a favore di una maggiore flessibilità.

Ma “il coraggio per crescere” fa parte del DNA di Valore D che, nei suoi cinque anni di vita, ha raccolto l’adesione di 115 aziende per circa 1 milione di donne dipendenti, facendo seguire numerosi fatti alle idee. Alcuni sono temi dei workshop: buone pratiche di welfare, sviluppo delle competenze, confronto fra leader donne di oggi e di domani.  

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